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Fondo Giovanni Battista Piranesi

Il fondo Piranesi si compone di 1048 tavole di incisioni e 187 tavole di testo, provenienti dalla Calcografia Reale di Roma (come dimostra il timbro apposto), comprendenti incisioni di Giovanni Battista Piranesi e del figlio Francesco.

Questo patrimonio è da mettere in relazione con l’attività svolta da Carlo Alberto Petrucci, Direttore della Calcografia dal 1933 al 1960, il quale, prima della guerra, proseguì la tradizionale attività dell’Istituto di donativi ad Enti Pubblici distribuendo numerose stampe per arredare gli uffici periferici dello Stato. La collezione destinata a Catania, inviata proprio a Francesco Fichera, allora direttore dell’Istituto di Ornato e di Architettura dell’Ateneo di Catania, venne custodita in gran parte presso lo stesso Istituto.

Giovanni Battista Piranesi (Venezia, 1720 - Roma,1778) è stato un incisore, architetto e teorico dell’architettura. Trascorre i primi anni della sua vita a Venezia, dove avvia la sua formazione tecnico-ingegneristica e artistica. Nel 1740 si reca a Roma con l’incarico di disegnatore sotto il pontificato di Benedetto XIV e rimane lì per tutta la vita, profondamente affascinato dalle meraviglie di tale città.

La prima sala della visita tratta la fase di apprendistato, caratterizzata da composizioni molto geometriche, precise nella tecnica, nell’uso della linea e della prospettiva, di cui segue pedissequamente le regole.

Nella seconda sala sono esposte alcune incisioni del periodo in cui Piranesi si avvicina al Vedutismo, movimento artistico sviluppatosi in Italia a fine ‘600, che verteva sulla rappresentazione oggettiva e scientifica del paesaggio.

L’ultima sala invece è dedicata alla sua opera più nota, le Carceri d’invenzione, ed ai lavori di restauro di oggetti antichi e di progettazione di elementi d’arredo (modelli di camini, candelabri, orologi da tavolo, vasi…).