Oggi
Il Museo della Rappresentazione (MuRa) è un esempio emblematico di come un’istituzione accademica possa promuovere la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale, integrando ricerca, didattica e terza missione. Dal 1996, anno della sua istituzione nell’ambito del progetto PO-FESR 1994-1999, il MuRa si pone come obiettivo la valorizzazione del patrimonio storico-archivistico del Dipartimento, rendendo fruibili le proprie collezioni. Oggi il museo custodisce diverse collezioni di disegni di progetto o a tema architettonico. I due fondi più importanti sono il Fondo Francesco Fichera, composto da circa 1600 tra copie eliografiche e disegni originali realizzati con svariate tecniche esecutive, e il Fondo Giovanni Battista Piranesi, consistente in circa un migliaio di incisioni all’acquaforte del XVIII secolo. Dello stesso periodo sono presenti altri fondi di artisti minori quali Camporesi, De Vico, Pannini.
Nel 2019 è stato donato dagli eredi il fondo progetti Carmelo Borzì (classe 1928), direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catania dal 1989 al 1998. Il MuRa ha ricevuto ad oggi donazioni di strumentazioni antiche e di opere artistiche.
Il Mura si pone come mission l’acquisizione di nuove collezioni di professionisti, ingegneri e architetti operativi nei secoli XX e XXI, che hanno disegnato la storia urbanistica e architettonica del nostro territorio, così da potersi delineare quale sede di riferimento culturale e tecnologico a servizio del territorio.